Crinale sud-est da M. Marmagna
I sentieri del versante parmense, a differenza di quello lunigianese, sono percorribili senza grandi difficoltà, purché si sia preparati ed allenati, con l'abbigliamento e scarpe adatti; si osservino le regole elementari per evitare di
trovarsi in difficoltà: pensate che umiliazione dover richiedere l'intervento del Soccorso Alpino.
Anche qui, tuttavia ci sono dei sentieri e tracce impegnative. C'è il crinale del Monte Malpasso con
alcuni tratti esposti che possono presentare pericolo; c'è il sentiero n. 711 dal Rio Frasconi alla Sella del Pumacciolo, con traccia non sempre evidente e con scarsi segnavia (almeno due anni fa) e parte finale prima della Sella con pietre e rocce
da superare; il sentiero n. 737 impegnativo dalla Sella Paitino fino al M. Pumacciolo, dal Pumaccioletto con discesa ripidissima verso la Sella della Colla nonché salita impegnativa per il Monte Navert; sentiero n. 713 dalla Buca della Neve alle
Capanne di Lago Scuro; sentiero dal Lago Scuro al Monte Scala; infine la traccia che dallo svuotatore del Lago Santo, salendo attraverso una pietraia, porta al crinale dello Sterpara percorrendolo verso Sud-Ovest fino ad una sella, prima del percorso
alpinistico, da cui si discende per labile traccia verso il sentiero che porta alla via alpinistica: tutto il percorso non è segnato, sono stati eretti degli "ometti" per indicarne la direzione, ma si devono superare tratti che potrebbero essere pericolosi
per chi non è adeguatamente preparato: si deve essere coscienti che si devono affrontare punti pericolosi.
Impegnative sono la salita dalle Bocchette del Monte Orsaro al Monte Orsaro e la discesa dal Monte Fosco alla Bocchetta del Tavola.
Bisogna poi prestare attenzione, sul sentiero 725a, per un tratto franoso ed esposto quando si passa dal versante dei Lagdei al versante della Bocchetta del Tavola.
Aggiornato al 11 agosto 2013